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Luigi Snozzi

Ha studiato alla Scuola politecnica federale di Zurigo; in seguito ha lavorato presso i propri studi di architettura a Locarno, Zurigo e Losanna. Snozzi ha lavorato tra il 1962 e il 1971 in associazione con l'architetto Livio Vacchini. In seguito ottiene la cattedra di professore di architettura alla Scuola politecnica federale di Losanna. È il primo degli architetti della nuova scuola ticinese (che comprende Mario Botta, Aurelio Galfetti e il suo grande amico Livio Vacchini), viene mondialmente sollecitato per progetti urbani. Snozzi non ha mai costruito molto su vasta scala, mentre sono molto conosciute le sue case unifamiliari, come casa Snider a Verscio (1965-66), casa Kalmann a Brione (1974-76) e Casa Bianchetti a Locarno Monti (1975-77).

Dimostra un profondo interesse per l'analisi storica e morfologica del sito, tanto da considerarla spesso fattore determinante per il progetto. Neo-Razionalista e amante del calcestruzzo armato pensato in linee austere, si è spesso anche dedicato a restauri di monumenti, tra cui il Santuario della Madonna del Sasso (Ticino) e a Monte Carasso la zona monumentale con la completa riqualificazione dell'antico convento. Numerose sono le mostre a lui dedicate in ambito europeo ed extraeuropeo, così come le conferenze ed i seminari tenuti presso le più prestigiose facoltà del mondo. Attualmente insegna presso la Facoltà di Architettura di Alghero - Università degli Studi di Sassari, dalla quale ha ricevuto il 24 luglio 2007 la laurea honoris causa in Architettura. Nel 1993 Luigi Snozzi ha vinto i premi “Beton”, “Wakker” ed il “Prince of Wales” per il progetto di Monte Carasso. (Wikipedia)

ARCHITETTURE

«L'architettura aspira all'eternità.» Christopher Wren